Il Mutismo Selettivo è un disturbo dell’età evolutiva compreso tra i disturbi d’ansia. La caratteristica principale di questo quadro diagnostico è la persistente incapacità di parlare in particolari situazioni, che si protrae per più di un mese. I bambini con mutismo selettivo comprendo il linguaggio parlato e hanno la capacità di parlare normalmente, ma risulta incapace di comunicare in modo efficace in contesti sociali da lui percepiti come minacciosi. I genitori tendono a descrivere il loro bambino come completamente diverso quando è a casa rispetto a quando si trova in altri luoghi.

Il mutismo selettivo non va letto come un capriccio del bambino o come un comportamento oppositivo o agito con la finalità di mettersi al centro dell’attenzione, ma come consequenziale a un forte vissuto ansiogeno che il bambino non riesce a gestire.

Il DSM 5 ne descrive le caratteristiche in modo esaustivo:

• costante incapacità di parlare in situazioni sociali specifiche in cui ci si aspetta che si parli, nonostante si sia in grado di parlare in altre situazioni
• la condizione interferisce con il funzionamento nei contesti di vita (ad es. risultati scolastici, comunicazione sociale etc..)
• la durata della sintomatologia è di almeno 1 mese
• l’incapacità di parlare non è dovuta al fatto che non si conosce, o non si è a proprio agio con, il tipo di linguaggio richiesto dalla situazione sociale

Il trattamento cognitivo-comportamentale permette di apprendere le strategie necessaria alla gestione dell’ansia e al fronteggiamento delle situazioni sociali espositive. L’intervento è multidimensionale in quanto si lavora con il bambino, il sistema familiare e il sistema scolastico. Alcuni aspetti chiave della terapia includono: graduale esposizione alle situazioni temute, tecniche di gestione dell’ansia (come la respirazione profonda e la visualizzazione positiva), rinforzare la comunicazione verbale attraverso il riconoscimento e il sostegno dei tentativi di parlare.