VIOLENZA SULLE DONNE
Cosa si intende per "violenza contro le donne?
Quando parliamo di “violenza contro le donne” intendiamo ogni atto di violenza e abuso fondato
sul genere e volto a provocare un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne,
incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà.
Quanti e quali tipologie principali di "violenza sulle donne esistono?
La violenza sulle donne assume molteplici forme e modalità, tra queste rileviamo:
– Violenza Fisica che include un’ampia gamma di comportamenti volti a far male o a spaventare
il/la partner e nella maggior parte dei casi procura lesioni (ad es. schiaffi, calci, spintoni,
percosse, bruciature, morsi, tentativi di soffocamento, fino all’omicidio). In maniera indiretta
tali comportamenti possono essere rivolti non più alla vittima stessa, ma a persone a lei care,
come familiari e/o i figli;
- Violenza Psicologica che include l’insieme degli atteggiamenti e comportamenti che mirano
alla fragilità emotiva del partner danneggiando la percezione del valore personale, il senso di
sicurezza, la libertà decisionale e l’identità (ad es. controllo delle azioni quotidiane,
intimidazioni, insulti, aggressioni verbali, minacce, umiliazioni). In certi casi il maltrattamento
psicologico è così pesante che si verifica un vero e proprio “lavaggio del cervello”; - Violenza economica che include l’insieme dei comportamenti che mirano a creare una
dipendenza economica e ad impedire lo sviluppo dell’indipendenza e dell’autonomia del/della
partner (ad es. controllo del denaro, delle spese e degli scontrini, impedire al/alla partner di
avere un lavoro o gravare completamente sulle spalle della vittima); - Violenza sessuale ovvero ogni atto sessuale imposto alla vittima, da uno sconosciuto o
all’interno di una relazione amorosa, che mina principalmente alla sua integrità sessuale (ad es.
molestie, stupro, sfruttamento sessuale o obbligo a prendere parte o a visionare materiale
pornografico, costrizione ad agire o subire comportamenti sessuali non desiderati, perversi); - Stalking ovvero l’insieme di comportamenti persecutori messi spesso in atto quando la donna
cerca di allontanarsi da una relazione violenta. Il maltrattante perseguita l’ex-partner
seguendola negli spostamenti, aspettandola sotto casa, al lavoro, telefonandole continuamente a
casa, in ufficio, sul telefonino. In questo modo viene minato il senso dell’autonomia e
dell’indipendenza della donna facendola sentire “in trappola”, tale situazione causa in molte
donne disturbi d’ansia, difficoltà a concentrarsi fino ad arrivare a sperimentare una vera e
propria sintomatologia depressiva.